Nasco in provincia di Milano nel 1985.



Inizio a strimpellare una chitarra a dieci anni. All’inizio imitavo i grandi che vedevo in tv, poi ho scoperto che ci sono note e note, armonie e rumori, suoni e frastuoni, parole e voci, sillabe e significati. Le prime due canzoni sono nate a dodici anni. Ancora oggi conservo quei fogli di quaderno e sorrido ogni volta che ci penso. Crescendo, sono arrivate le cover band: ho suonato, cantato e sono salito su ogni palco disponibile, che fosse un locale o una sagra di paese. Mi sono guadagnato applausi e critiche ma soprattutto esperienza.



Nel frattempo ho continuato a scrivere le mie canzoni su quaderni e foglietti.

Grazie a questi ho capito che in quelle parole potevo dare voce alle mie emozioni e nelle note esprimere i miei stati d’animo in modo vero. Quegli stati d’animo che nella vita di tutti i giorni non trovavano sfogo.



La passione delle domeniche in camera e in sala prove è diventata tutto questo.



Canzoni che parlano di me, di percorsi e di incontri in cui ritrovare me stesso. E insieme a me stesso mi auguro un po’ di voi.



L’album “Complice”, in uscita in autunno, rappresenta quello che sono.